IL CONSENSO INFORMATO IN GRAVIDANZA
FOGLIO DI ORIENTAMENTO PER IL CONSENSO INFORMATO IN GRAVIDANZA
considerazioni
In relazione alle pressioni di chiara informazione che ci vengono dalle associazioni mediche e soprattutto dalle controversie legali, mio malgrado (perché io penso che il compito precipuo del medico restava quello di attenuare qualunque preoccupazione e soltanto nella situazione critica in atto mettere in pratica tutto il necessario, anche informativo per provare a superare l’ostacolo qualora questo si pari davanti e non già nell’ipotesi che questo avvenga).
Ma le regole non le scrivo io.
Il famoso consenso informato è quello che ci racconta esattamente quello che chi parte per un viaggio sa e vuole tenere nascosto dentro di sé pronto però a negarselo laddove si verifichi un evento negativo .
In pratica è come quando siete in aereo e il nostro vicino ci guarda e ci sussurra : speriamo che non cada e il nostro cervello pensa ..ma questo che sta dicendo, anche se noi sappiamo benissimo che la nostra speranza è quella di arrivare a destinazione ..ma la certezza non c’è, e punto.
Nella mia personale esperienza professionale e di vita ho osservato che la nostra mente quasi manipola il nostro pensiero, ma lo fa a difesa nostra e dei nostri cari e non c’è colpa per questo, ma opportunità.
Anni fa dicevo ai miei allievi e colleghi che rimanevano male al venticello della calunnia e della critica, che quando accade un evento negativo il paziente deve scatenare la sua rabbia o insoddisfazione su qualcuno: o con il medico o con il “Cielo” , responsabili, si fa per dire, dell’avverso destino…. Il Cielo, che resta, può servire per altre necessità, il medico invece si può cambiare più facilmente…..
Premesso questo, vi invito a leggere alcune semplici e chiare informazioni per quanto riguarda la gravidanza:
nella pagina successiva e in questo sito…
e ovviamente BUON VIAGGIO
informazioni:
1- Nonostante siamo nel XXI° secolo una parte di gravidanze esitano in aborto, più frequente nei primi tre mesi (specie alla fine del secondo, quando l’embrione deve trasformarsi in feto) e una, per fortuna piccola percentuale, si interrompe anche in epoca alta , talvolta senza segni premonitori.
2- Non esiste alcun mezzo (vedi anche opuscolo sul sito alfonsoesposito.org) medico o altro per escludere TUTTE le malattie , malformazioni o cromosomopatie , per cui qualunque esame si faccia una parte , ovviamente via via sempre più piccola, di problemi non ha diagnosi prenatale.
Dunque quando chiederete : TUTTO BENE ? la risposta SI indicherà che il valutabile sta (al presente) procedendo bene.
3- Esistono malattie in realtà congenite, che benchè tali si estrinsecano a distanza variabile di ore, giorni o addirittura anni dalla nascita, ma fortunatamente sono un numero esiguo, ma esistono.
4- Per la diagnosi prenatale delle cromosomopatie oggi c’è sempre maggiore confusione.
Premesso che l’amniocentesi è quella che fa diagnosi (ev associata a integrazione con micro Array ecc) questo esame determina una percentuale di aborto che in letteratura gli viene assegnato variabile tra 1 a 200/400 il che ha fatto progredire i test di probabilità che non fanno correre questo rischio ma ne pongono l’altro , quello legato alla probabilità che poi nasca invece affetto un feto che il test dava come poco probabile.
Come vedete non esiste una serena e sicura via di uscita o “LA SOLUZIONE“ , spesso racchiusa nella domanda voi che fareste al posto mio:
bisogna solo decidere (al di là di considerazioni etiche proprie ad ognuno di noi) quale rischio correre:
AMNIOCENTESI , con rischio percentuale di aborto,TEST ALTERNATIVI, con rischio percentuale di mancata diagnosi (il concetto è chiarissimo)
In alternativa al prelievo cruento di liquido amniotico (amniocentesi) oggi si pongono
- i test di probabilità che associano la traslucenza nucale, la presenza di osso nasale ecc.. a valori ematici (tipo DUO test per intenderci)
- il test di ricerca su sangue materno di cellule fetali che studiano alcuni cromosomi , 21, 13 18 x y ecc… con un indice di sensibilità che viene dichiarato dalle società che lo propongono attestato intorno al 95-99% o anche al di sopra (Nipt, G-test, Harmony , Aurora e similari.. attualmente in aumento)
dovrete scegliere quale risponde di più alle vostre esigenze psicologiche e mediche e, secondo le regole del “consenso informato” firmarne la richiesta .
5- Si può praticare la flussimetria precoce delle arterie uterine (che noi utilizziamo già da circa 20 anni) che serve per lo screening del rischio gestosi, così sapremo se il vostro è un rischio basso, medio o più alto ed eventualmente cercheremo di ridurlo
6- Si può praticare l’ecografia morfologica che poi ripeteremo al VII/VIII mese per lo screening di gran parte delle malformazioni fetali e per la valutazione della crescita fetale, degli scambi feto placentari e delle variazioni liquido amniotico, riempimento vescicale, gastrico ecc…. verifiche queste ultime che praticheremo anche negli altri controlli periodici.
7- Si può praticare lo screening delle cardiopatie congenite (una parte di esse possono essere riconosciute o sospettate prima della nascita, un’altra parte, specie quelle evolutive o dotto dipendenti, non godono di diagnosi prenatale)
Ogni tipo di esame insieme all’operatore che lo esegue ha un indice di sensibilità e di specificità che varia anche in relazione alle condizioni di esame che fornisce la paziente (faccio un esempio classico c’è differenza di capacità di diagnosi se alcuni esami vengono eseguiti su una paziente di 60, 80, 100 o più kg anche se incredibilmente non vogliamo accettarlo.
Il fatto è che questi due parametri, anche nelle migliori condizioni di realizzazione: attrezzatura idonea, operatore molto bravo e paziente con buona disponibilità all’esame non raggiungono mai il 100%.